Un'altra cosa che può essere interessante notare è come lo scontro tra il nucleo originario dell’isola e la Dharma, a livello simbolico, sia anche la lotta tra il cinghiale (animale autoctono dell’isola) e l’orso polare (animale "intruso" perché introdotto dalla Dharma in un habitat che anche dal punto di vista climatico non è il suo).
L’opposizione cinghiale-orso è particolarmente significativa dal punto di vista simbolico. Nella tradizione celtica e in quella indù il cinghiale e l’orso simboleggiano rispettivamente la casta sacerdotale, detentrice del potere spirituale (Druidi e Brahmani) e quella guerriera, detentrice del potere temporale (Cavalieri e Kshatriya).
Nei Veda una delle denominazioni del centro spirituale primordiale, situato all’estremo Nord nella regione polare artica, è Varahi o "Terra del Cinghiale".Nella cosmogonia indù un ciclo umano (detto "
Manvantara" o "Periodo di
Manu") dura due volte e mezzo la precessione degli equinozi, ossia 64.800 anni (25.920 x 2 + 12.960). Un ciclo cosmico ("
Kalpa") comprende 14 cicli umani. Attualmente siamo nella fase finale (precisamente nel
Kali-Yuga, l’ultima delle quattro ere che compongono un ciclo umano) del settimo
Manvantara del "
Ciclo del Cinghiale Bianco" (
Shveta-Varaha Kalpa). Mancano circa 800 anni alla conclusione del
Manvantara attuale (che ha avuto inizio circa 64 mila anni fa) e ben 7
Manvantara (64.800 anni x 7) alla distruzione dell’universo attuale. Nel passaggio da un’era all'altra, all'interno di un
Manvantara, avvengono cataclismi di ogni tipo (diluvi, inabissamenti di continenti, spostamenti dell'asse terrestre, ecc.). Il "Re del Mondo" è anche noto come Re del "Ciclo del Cinghiale Bianco".
Tra parentesi, quando Battiato canta "spero che ritorni presto l'era del Cinghiale Bianco"

si augura che arrivi presto una nuova era di consapevolezza spirituale in cui sia possibile elevarsi ad uno stato di conoscenza superiore...
La radice
var si ritrova nelle lingue nordiche sotto la forma
bor (da cui l’inglese
boar e il tedesco
eber: "cinghiale"). L'equivalente esatto di
Varahi è dunque
Borea, da cui il nome consueto di
Iperborea nelle fonti greche. Secondo Guénon il Cinghiale rappresenta anticamente la costellazione divenuta più tardi l’Orsa Maggiore. Nella sostituzione del nome è possibile cogliere un segno di ciò che i Celti simboleggiano con la lotta del cinghiale e dell'orso, cioè la rivolta dei rappresentanti del potere temporale contro la supremazia dell'autorità spirituale. Per questo si è potuto trasferire la radice
bor dal cinghiale all'orso (in inglese
bear, in tedesco
bär), e la stessa
Borea o "Terra del Cinghiale" è diventata in seguito la "Terra dell'Orso", durante un periodo di predominio degli Kshatriya al quale, secondo la tradizione indù, mise fine
Parashu-Rama o "Rama con l'Ascia da battaglia", sesta incarnazione di
Vishnu in questo ciclo umano.
La radice
var o
vri in sanscrito ha altri significati: quello di "coprire", "proteggere" e "nascondere" e quello di "scelta" o "elezione". Ed entrambi si applicano perfettamente ai centri spirituali, nascosti agli occhi dei profani e che proteggono il mondo con la loro influenza invisibile, e designati con nomi come quelli di "terra degli eletti", "terra dei santi", o "terra dei beati".
E poiché
Varahi è la sede dell'autorità spirituale primitiva di cui ogni altra autorità legittima dello stesso ordine è solo un'emanazione "è naturale che i rappresentanti di una tale autorità abbiano anch'essi ricevuto il simbolo del cinghiale come segno distintivo". Per questa ragione i druidi si fregiano dell'appellativo di "cinghiali" e realizzano materialmente l'isolamento dal mondo esterno ritirandosi nella foresta.
La presenza simultanea del cinghiale (simbolo dell'autorità spirituale e della "terra sacra" dei primordi situata a nord) e dell'orso polare (animale della regione polare artica) è un ulteriore collegamento con il regno di Agharti. Il tutto può essere ricollegato alla bussola, che sull'isola non può che avere un valore puramente simbolico, dato che non funziona: indica il Nord in quanto punto cardinale associato all'autorità spirituale e alla terra delle origini.
E come fa notare l'immenso Algol in
"I Geroglifici: l’antico Egitto sull’isola di LOST" nella home-page, tra i fogli trovati da Caesar nell'ufficio di Ben c'è una mappa dell'isola con alcuni geroglifici aggiunti in basso...
[img]

[/img]
In particolare:
Il primo a sinistra si dovrebbe tradurre con
“viaggiare verso nord“; il secondo a destra è lo stesso che troviamo anche sulle mura del tempio e significherebbe
“tempo dei re” o
“tempi antichi“.
Insomma, l'isola è la "Terra del Cinghiale" e il Tempio potrebbe davvero essere l'ingresso al regno di Agarthi!
