KERR POTREBBE FUNZIONARE!!PUO' ELUDERE LE CONGETTURE DI HAKING SULLA PROTEZIONE CRONOLOGICA? (letterale) Potrei sbagliare ma "chronology protection" credo sia un' altra versione della regola "whatever happened happened"
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Immagine di per se molto interessante tratta dal filmato "Freighter Folk" nei contenuti speciali della 4° stagione durante un' inquadratura della lavagna di Daniel Faraday, filmato che non ho trovato in rete fin ora ma se considerato insieme al famosissimo intervento filmato di Pierre Chang al comicon 2008 diventa estremamente intrigante:
http://www.youtube.com/watch?v=M_2bPHnzJmYEcco il Dott. Roy Kerr citato nel video:
Nel 1963, questo famoso neozelandese ampliò la famiglia delle soluzioni esatte delle equazioni di Einstein descrivendo il campo gravitazionale generato da una massa rotante.
La soluzione di Schwarzschild, la quale, sebbene assai utile e funzionale in un gran numero di casi, descrive una situazione poco realistica, visto che non considera l'eventuale e assai probabile fatto che la materia collassante possa ruotare, mentre il lavoro di Kerr colmò questa lacuna e aprì una nuova finestra sul sempre più vasto orizzonte della relatività.
Poco dopo, nel 1968, Ezra Newman con alcuni suoi studenti portarono a quattro le soluzioni esatte con una metrica che descriveva un
buco nero rotante e carico.
La soluzione di Kerr-Newmann è assai intrigante sotto molti punti di vista perché, oltre ad avere un orizzonte degli eventi come la soluzione di Schwarzschild, presenta una struttura interna assai differente rispetto a quest'ultima;
tanto differente da poter permettere, in linea puramente teorica, non solo di viaggiare nel tempo ma anche di osservare la singolarità al centro del buco nero, quella di massa e densità infinita.
"... Attraversi questo anello magico e ti ritrovi in un universo completamente differente, dove raggi e masse sono negativi! " diceva Kerr a Werner Israel parlando della soluzione da lui trovata e Kerr aveva ragione.
Al di fuori dell'orizzonte degli eventi, che possiede anche la soluzione di Kerr, la soluzione trovata dal neozelandese non era molto diversa da quella di Schwarzschild, ma le cose cambiavano drasticamente se si andava ad analizzare l'interno di questa soluzione.
Mentre, come si sapeva, una particella che cadeva dentro a un buco nero di Schwarzschild era condannata a raggiungere la singolarità di densità infinità e volume nullo, nel caso di Kerr la particella in questione poteva evitare completamente la singolarità e dirigersi in altri universi del tutto simili al nostro,
non solo ma era anche prevista la possibilità di curve temporali chiuse, insomma, con Kerr si poteva viaggiare nel tempo.Anche la metrica di Schwarzschild può essere espressa in termini di coordinate che ricoprono l'intero spazio, come Kruskal e Szekeres avevano dimostrato. Questo ha permesso di mettere in evidenza l'esistenza di un mondo speculare al nostro, nel quale il tempo scorre all'indietro, ma che non è comunque raggiungibile per via della presenza della singolarità iniziale a r=0, ove tutto ha fine.Il fatto che non sia eliminabile con nessuna scelta di coordinate, impedisce in ogni modo di poter ricevere informazioni dal quel nuovo universo, i due mondi, insomma, non possono comunicare tra di loro, ma con la soluzione di Kerr, la cosa era differente. I mondi erano infiniti e teoricamente percorribili!
La singolarità al centro del buco nero di Kerr è una singolarità naked (nuda), ossia
può essere vista.
Il buco nero di Kerr possiede anche un'altra meravigliosa caratteristica che Penrose mise in luce alla fine degli anni sessanta:a scapito della sua rotazione
è teoricamente possibile estrarre energia da un buco nero rotante (
Lo scopo inziale della stazione Cigno magari?).
Grazie al suo moto di rotazione attorno a un asse, il buco nero di Kerr possiede una regione di trascinamento il cui "bordo"in prossimità dei poli combacia con l'orizzonte degli eventi, ma se ne distacca in prossimità dell'equatore. Tale ragione è chiamata
ergosfera.
La caratteristica fondamentale di questa zona è che nessuna particella, una volta dentro, può rimanere ferma, a riposo, ma deve necessariamente partecipare alla rotazione del buco nero. Ciò significa che
ha ancora la possibilità di sfuggire all'attrazione gravitazionale del buco ma non quella di rimanere ferma a una certa distanza.Ma non solo, in questa stranissima regione dello spazio-tempo l'energia può avere valore negativo.
La rotazione di un buco nero comporta, oltre alla deformazione dello spaziotempo, anche il trascinamento di questo nella rotazione (effetto Lense-Thirring). In tale modello il buco nero avvita nella sua rotazione lo spaziotempo creando qualcosa di molto simile al risucchio di un gigantesco vortice Mentre nel modello di Schwarzchild l'orizzonte degli eventi è unico, nel modello di Kerr l'orizzonte degli eventi vero e proprio è sempre una regione limite. J. Wheeler coniò il termine ergosfera per la zona tra il limite statico e l'orizzonte degli eventi perché è teoricamente possibile estrarre energia dalla materia presente in essa.
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Inserisco poi questo estratto che trovo attinente con quanto detto fin ora (oltre a contenere interessanti coincidenze) e che comunque a mio avviso non puo' mancare tra le pagine del "
Diario di Daniel Faraday"

Segue la definizione del c.d. “
Tempo immaginario”
(tempo immaginario e spazio immaginario li troviamo nel famoso grafico di Daniel gia inserito da Algol ad inizio post) e l’ Entropia
tratto dal famoso libro di Steven Hawking, A Brief History of Time (Dal Big Bang ai buchi neri), 1988.Ci sarebbero almeno
tre diverse "frecce" del tempo:
1-
La freccia del tempo termodinamica: la direzione del tempo con l’aumento del disordine o entropia; l'aumento del disordine col tempo è forse l’esempio più convincente della c.d. freccia del tempo, un qualcosa che distingue il passato dal futuro dando al tempo una direzione ben precisa.
2-
La freccia del tempo psicologica: la direzione nella quale “percepiamo/sentiamo” che passa il tempo e ricordiamo il passato e chiaramente non il futuro.
3-
La freccia del tempo cosmologica: la direzione del tempo che è data dall’espansione dell'Universo.
Cos'è quindi il
tempo immaginario?
Collegando la gravità alla meccanica quantistica si introduce l'idea del tempo c.d. "immaginario", che è indistinguibile dalle direzioni nello spazio, a differenza del tempo "reale" non può esserci alcuna differenza fra le direzioni in avanti e all'indietro del tempo immaginario.Il concetto è stato elaborato da Stephen Hawking e da James Hartle.
Da dove è originata tale differenza fra il passato e il futuro?Le leggi della fisica non distinguono fra passato e futuro, più precisamente sono
invarianti sotto la combinazione di operazioni (o simmetrie) note come
C, P e T.C:
scambio fra particelle e antiparticelle;
P:
assunzione dell'immagine speculare, con inversione di destra e sinistraT:
inversione del moto di tutte le particelle, ossia l'esecuzione del moto all'indietro. Le leggi della fisica che guidano il comportamento della materia in tutte le situazioni normali restano immutate sotto la combinazione delle due operazioni C e P prese a sé, ossia la vita sarebbe assolutamente identica alla nostra per gli abitanti di un altro pianeta che fossero una nostra immagine speculare e che fossero composti di antimateria anziché di materia.
Per l’operazione T, invece, nel tempo reale della vita comune, c'è una notevole differenza fra le operazioni in avanti e all'indietro. Tanto per fare un semplice esempio, se filmiamo la scena di una tazza di caffè che cade da un tavolo e si rompe sul pavimento, potremo poi dire se essa è riprodotta avanti o all'indietro, ma la spiegazione sul
perché non vediamo mai i cocci riunirsi insieme deriva dal fatto che ciò è proibito dalla seconda legge della termodinamica, cioè che l'entropia o il disordine aumenta sempre col tempo. Il modello di buco nero oggi più accreditato? Pare che sia proprio quello descritto dalla soluzione di Kerr.Non mi sembra il caso di prolungare ulteriormente il post con la miriade di considerazioni personali che questi dati suscitano, l'unica cosa che mi sento di aggiungere è che forse gli indizi ci vogliono portare a pensare che in fondo il futuro non è poi così immutabile come ci vogliono far credere.