leosnake ha scritto
Voi mi volete fare impazzire!! HELP!!
Ma a quanto ho capito, visto che ci sono delle regole, non credo sia possibile incontrare il propio se stesso sull'isola, anche se il realtà io me lo sia già chiesto un paio di giorni fa e non ne sia del tutto sicuro...
Piccola Ricerca temporale:
Seppure le leggi fisiche non risultano contraddette, stando alle conclusioni di Amos Ori, dalla possibilità di viaggiare a ritroso nel tempo, l'idea di incontrare se stessi nel proprio passato, o anche di influire sulle condizioni a monte della propria esistenza, è paradossale per vari motivi.
Se io, per esempio, usando un'ipotetica macchina del tempo, incontrassi me stesso come ero anche solo dieci minuti fa, i dieci minuti di distanza temporale che separano il me stesso che torna indietro nel tempo dal me stesso "normalmente" esistente nel passato, avrebbero la stranissima proprietà di essere passato per il me stesso viaggiatore del tempo e futuro per l'alter ego che riceve la visita. In altri termini, in quanto me stesso, dovrei serbare il ricordo di un incontro che ancora non ho fatto! E, se non serbo tale ricordo, significa che la persona che ho incontrato nel passato non ero io... Ma se serbo, invece, il ricordo, significa che ho incontrato qualcuno: dunque abbiamo due persone, il viaggiatore nel tempo e lo "stanziale", non più una sola. Da qualunque parte si guardi l'incontro, non si sfugge alle sue conseguenze paradossali.Altrettanto impossibili, almeno per il senso comune, sono le conseguenze dell'alterazione del passato, anche se si evita di incontrare direttamente se stessi. Se io tornassi ad un'epoca precedente il matrimonio dei miei genitori ed impedissi loro di sposarsi e di mettermi al mondo, chi sarebbe mai quell'essere "non nato" venuto dal futuro a cambiare il corso degli eventi?
Tutto ciò ha a che fare con quella che i fisici chiamano la freccia del tempo. Il tempo, cioè, a differenza dello spazio, sembra avere una sola direzione, un solo senso di marcia. Mentre una strada può essere percorsa indifferentemente da Nord a Sud o da Sud a Nord, il tempo lo si può percorrere solo dal passato verso il futuro. In altre parole, gli eventi che si succedono nel tempo non sono reversibili. Se un bicchiere cade a terra e si frantuma in mille pezzi, non è possibile ripetere l'evento al contrario: non è dato nella realtà che i frantumi del bicchiere, facendo il contrario di ciò che le leggi fisiche prescrivono loro (cioè schizzare in tutte le direzioni in seguito all'impatto con il suolo), si ricompongano da soli fino a ricostituire il bicchiere nella sua integrità originaria. Se si proietta al contrario il filmato della rottura di un bicchiere, ci si accorge immediatamente che la ricostituzione dell'oggetto dai suoi frammenti rappresenta una violazione dei vincoli a cui la realtà fisica è sottoposta.
Tornare indietro nel tempo sarebbe appunto una violazione della direzione della freccia del tempo. Per sfuggire a tale paradosso, fisici e scrittori di fantascienza hanno proposto la teoria degli
universi paralleli. Come è noto, la realtà fisica a livello quantistico soggiace a leggi diverse da quelle valide a livello macroscopico. Mentre un essere umano può esistere in un solo stato per volta, per esempio "vivo" o "morto", una particella subatomica può esistere in più stati simultanei, che, in base al senso comune, si escluderebbero a vicenda. E' dimostrato, ad esempio, che un elettrone può esistere simultaneamente come onda e come particella. Il particolare tipo di interazioni richieste ad un oggetto subatomico, lo farebbero propendere per uno stato di esistenza o per l'altro. Secondo alcuni fisici, addirittura, non esisterebbe una realtà subatomica in sé, finché l'intervento di una particolare interazione non fa "precipitare" il mondo quantistico in uno stato definito e misurabile. La teoria degli universi paralleli sfrutta l'indeterminatezza del mondo quantistico per postulare la coesistenza di universi differenti, che possono essere attraversati viaggiando a ritroso nel tempo.
Grazie dunque all'esistenza di universi paralleli, io potrei tornare indietro nel mio passato, modificarlo fino al punto di impedire la mia nascita e continuare a vivere indisturbato. Il differente futuro che si genererebbe in seguito al mio intervento modificatore esisterebbe soltanto in un universo parallelo. Intanto, nel mio universo "originario", quello da cui sarei partito per viaggiare a ritroso nel tempo, si registrerebbe "semplicemente" la mia scomparsa: tutto continuerebbe a funzionare come prima, solo senza di me. Ciascun universo sarebbe perciò perfettamente coerente al suo interno: ogni evento storico sarebbe sottoposto ai principi di causalità, di non contraddizione e di non reversibilità della freccia del tempo.
A me sembra però che anche lo scenario degli universi paralleli contenga delle possibili contraddizioni. Se potessi tornare indietro nel tempo ed incontrare me stesso nel passato, sia pure in un universo parallelo, saremmo in ogni caso due persone, non una. Quindi o il concetto di "me stesso" è inadeguato a descrivere l'evento e la relazione tra i due che si incontrano oppure l'evento e la relazione sono impossibili. Se sono possibili, per entrambi i "me stesso" l'incontro in un qualsiasi universo deve essere comunque un evento che va dal passato verso il futuro, altrimenti altererebbe la freccia del tempo. Alla fine, dunque, anche il viaggio nel passato è un viaggio nel futuro...
Fonte: pesanervi.diodati.org/pn/?st=131