Beh, ragazzi... faccio i complimenti a tutti, per i vostri commenti! Veramente!
Complimenti a Deep che ci riporta indietro su dinamiche che sicuramente non avevamo percepito all'inizio; sì, quando parlo di genitori saturnini, parlo dell'incapacità di "far largo ai giovani" per paura di perdere il primato, però non ci dimentichiamo che Shepard senjor ha ceduto a Jack anche molte qualità e che lui, alla fine della quinta, le ha elaborate
dividendo la gramigna dall'erba buona...
Complimenti anche a Wong e al "Battesimo dei due eroi"... visto che noi due abbiamo finito parlando dell'acqua, questa puntata si potrebbe ribattezzare: "Alla ricerca dell'acqua perduta"

Si parla d'acqua dall'inizio alla fine.
Mi è piaciuto pure molto l'intervento di rubia e cioè il passaggio dall'individuale al collettivo. I losties prendono coscienza che non possono farcela da soli per cui ognuno magari rinuncia ad un pezzettino di interesse personale per il bene della piccola comunità. Belli anche tutti gli altri interventi che dimostrano proprio come rivedere LOST, a questo punto della storia, possa essere fondamentale, come rileggere un libro per l'ennesima volta: esce sempre fuori qualcosa di bello... di molto più bello.
Quanto a me, è chiaro che la frase che mi ha fatto quasi svenire è:
“But, I’ve looked into the eye of this Island and what I saw, was beautifull”.
Già all'inizio mi aveva colpito...ma non sapevo perchè... L'ho sentita tante volte, tante volte, quante sono le volte che ho visto LOST, ma stavolta mi ha dato emozioni nuove e veramente forti: in quelle parole, c'è tutta la magia dell' Isola e quello a cui abbiamo assistito per tanti anni, e tutte le vicende dei nostri losties, e come abbiamo visto finire la quinta, assumono una colorazione nuova, o almeno per me che forse mi sono fatta più attenta nel guardare LOST e le sue scene più belle e questa scena tra Jack e Locke è davvero meravigliosa.
E vedere Jack così dubbioso e così insicuro e pensarlo poi a come si è trasformato nella quinta, beh ragazzi... mi ha dato i brividi, perchè adesso è tutto più chiaro ed infinitamente più "grande" di allora.
Allora non avevo fatto caso a quel dettaglio per cui "
la pazienza è la qualità del vero leader"... la capacità di attesa e di raccoglimento mentre va avanti l'attesa. Grande John Locke, immenso nella semplicità ma anche nella profondità della sua filosofia.
E' per questo che non mi sento di appoggiare certi discorsi sulla "trasformazione in negativo" di Locke: c'è qualcosa che non mi quadra. Lui per me resta un grande... Voglio aspettare prima di tirare qualsiasi conclusione.
Quanto a Kate, penso che in lei ci sia davvero del buono. Sì lo so... ho stufato con Kate, ma sono una donna e in LOST le donne sono così poche...

: sempre di meno...
Quando ho visto LOST, tutte le volte che l'ho visto, non mi ero accorta di quanto lei cerchi di aiutare i suoi compagni e non solo Jack o Sawyer, come mi era sempre apparso a prima vista. In queste puntate che la maratona ci ha riproposto, lei aiuta Michael e lo sorregge dopo l'aggressione del cinghiale, e poi consola Jack che non è riuscito a salvare la donna in mezzo al mare, e poi si offre di aiutare Sayid, ma poi aiuta anche Claire, una donna come lei, che sta male e addirittura la chiama "honey".. Insomma, sarà pure un'indecisa in amore, la tapina, ma quando c'è da mettersi al servizio degli altri, lo fa e senza risparmiarsi.
C'è una cosa che comunque continua a lasciarmi perplessa: come fa uno, che ha imparato a nuotare da piccolo col suo papà, a ritrovarsi poi sull'isola a gridare "I can't swim", e poi ad andare in apnea allo "Specchio" senza scomporsi nemmeno di un pò? Vi pare possibile? A me, no... mi sa che bisogna tornarci su. Oppure mi sfugge qualcosa?
